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Tredicesima 2024: quando arriva, come si calcola, a chi spetta

A chi spetta la tredicesima mensilità? Quando viene pagata? E come calcolarla? Scopri quello che c’è da sapere con il calendario completo del 2024.

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Tredicesima mensilità

La tredicesima mensilità è una retribuzione aggiuntiva pagata ad alcuni lavoratori dipendenti e pensionati nel mese di dicembre. Quindi alle normali 12 mensilità se ne aggiunge una in più. Nasce come forma di sostegno economico per dare supporto agli acquisti delle famiglie.

Inizialmente era il datore di lavoro a decidere se aggiungerla o meno al contratto. Oggi è obbligatoria e si applica su tutti i CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) indipendentemente dal settore.  

Sono molte le domande e i dubbi sulla tredicesima. A chi spetta? Quando arriva, qual è l’importo? È tassata? Cosa fare in caso in cui non la si riceve? In questo articolo rispondiamo a tutti i quesiti sulla tredicesima mensilità.

Cos’è la tredicesima: breve storia

Cos'è la tredicesima

La tredicesima o gratifica natalizia è una mensilità aggiuntiva a quelle stabilite da un contratto, che riceverai come lavoratore dipendente o pensionato.

È una forma di indennità economica al fine di dare un sostegno al potere di acquisto dei singoli lavoratori. Per questo viene erogata nel periodo natalizio.

Fu inserita per la prima volta nell’articolo 13 del CCNL, del 5.8.1937, per il settore industriale, definita come mensilità aggiuntiva. Nel 1946 è stata estesa anche alle altre categorie di lavoratori pubblici e privati. Accordo sancito con il Decreto del Presidente della Repubblica n.1070/1960.

Precisiamo che negli ultimi anni, alcuni contratti hanno inserito affianco alla 13esima, un’altra mensilità aggiuntiva: la quattordicesima. Ambedue rientrano nell’istituto delle mensilità aggiuntive e come tali si applicano le stesse regole.

La tredicesima è obbligatoria?

. Inizialmente era il datore di lavoro a valutare di aggiungere al contratto una mensilità in più. Dal 1937, la tredicesima mensilità è diventata obbligatoria per legge, prima per il settore dell’industria e poi, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per tutti coloro che hanno un contratto di lavoro pubblico o privato. Ecco a chi spetta:

  • dipendenti pubblici e privati a tempo indeterminato, indipendentemente al loro settore di appartenenza;
  • dipendenti a tempo determinato;
  • pensionati;
  • lavoratori part-time solo su contratto;
  • apprendisti;
  • lavoratori stagionali;
  • lavoratori domestici;
  • invalidi.

Invece, non hanno diritto alla tredicesima gli autonomi o i soggetti passivi IVA. Sono esclusi anche i disoccupati con Naspi, gli stagisti, i tirocinanti e i collaboratori a progetto o quelli occasionali.

Non percepiscono la tredicesima mensilità anche chi ha una pensione di invalidità civile, la pensione sociale e l’assegno sociale, così come coloro che hanno utilizzato l’istituto dell’Isopensione, attraverso cui è possibile anticipare l’età pensionabile di alcuni lavoratori.

Quando viene pagata la tredicesima nel 2024?

Quando viene pagata la tredicesima

Il versamento della 13esima arriva entro la fine dell’anno, nel mese di dicembre. Tuttavia, le date sono diverse in base a chi la riceve, se dipendente privato, pubblico oppure un pensionato, e al CCNL di riferimento sottoscritto.

La tredicesima mensilità per i pensionati è la prima ad essere pagata: sarà disponibile sul cedolino pensionistico da fine novembre. In linea di massima è accreditata entro il primo giorno bancario utile a fine mese. Per dicembre 2024 dovrebbe essere versata tra venerdì 29 novembre e lunedì 2 dicembre.

Tredicesima in busta paga per dipendenti pubblici e privati

Per i dipendenti privati a stabilire la data della tredicesima mensilità è il contratto di lavoro. Tuttavia, il pagamento deve avvenire in busta paga entro e non oltre il 24 dicembre. Invece, per i dipendenti pubblici si segue questo calendario:

  • settore commercio: entro il 24 dicembre;
  • CCNL settore servizi integrati/multiservizi: 20 dicembre;
  • CCNL metalmeccanici: entro la vigilia;
  • insegnanti scuole materne ed elementari: entro il 14 dicembre;
  • inseganti supplenti: entro il 16 dicembre;
  • personale amministrativo del Tesoro: 15 dicembre;
  • altri dipendenti pubblici: entro il 16 dicembre.

Come calcolare la tredicesima

La tredicesima equivale a 1/12 della retribuzione lorda annuale. Ecco come calcolarla:

Retribuzione lorda mensile * numero di mesi lavorati / 12

Quindi devi moltiplicare la retribuzione lorda mensile per il numero di mesi di lavoro. Il totale deve essere diviso per 12.

Ad esempio, se vuoi conoscere la 13esima di uno stipendio di 1.200€ per 12 mesi di lavoro, applicando la formula avrai un importo di 1.200€ lordi.

Se hai un contratto part-time, a tempo determinato, o come lavoratore stagionale, il calcolo della tredicesima è fatto in maniera proporzionale ai mesi di lavoro. Quindi devi calcolare i giorni effettivi di lavoro nei singoli mesi.

Riprendendo l’esempio precedente, immaginiamo un lavoro svolto per 6 mesi. In questo caso l’importo della 13esima sarà di 600€ lordi [(1.200 x6) /12].

Quando matura la tredicesima mensilità

Per definire l’importo della tredicesima si deve stabilire qual è il periodo di maturazione, termine per identificare i mesi di lavoro inclusi nel calcolo. Infatti, un mese è considerato solo se il lavoratore ha svolto il suo incarico per almeno 15 giorni. Anche le assenze possono incidere nel determinare l’importo finale della 13esima. Devi distinguere però tra:

  • assenze che contribuiscono alla maturazione: si includono il congedo matrimoniale, quello di maternità, quello per infortunio previsto dal contratto, le ferie, le festività e la riduzione di orari di lavoro;
  • assenze che non maturano la 13esima: sciopero, provvedimenti disciplinari, malattia oltre i giorni previsti dal contratto di lavoro, congedo parentale, congedo per motivi familiari.

Perché la tredicesima è inferiore allo stipendio?

Tredicesima e stipendio

L’importo della tredicesima in busta paga o sul cedolino pensionistico è sempre minore rispetto a quello dello stipendio. Il motivo è legato alla tassazione sulla tredicesima mensilità.

Infatti, lo stipendio che ricevi in busta paga è già al netto delle tasse. Ciò significa che sono state calcolate:

  • le detrazione fiscali: ovvero somme che riducono l’importo della tassazione in base allo scaglione IRPEF di appartenenza;
  • le tasse: secondo le nuove aliquote IRPEF si parte dal 23% per i redditi fino ai 28.000€,  al 43% per quelli superiori ai 50.000€;
  • contributi previdenziali: sono gli acconti per i versamenti INPS.

Nel caso della tredicesima non si applicano detrazioni fiscali: avrai una tassazione IRPEF piena sull’importo che ricevi. Quindi, prendendo l’esempio di una 13esima di 1.200€ lordi, al netto di tasse sarà:

  • 1.200€ x 23% (aliquota IRPEF)= 276€
  • 1.200€ – 276€ = 924€ (tredicesima al netto in busta paga).

Come viene pagata la tredicesima mensilità

Riceverai la tredicesima:

  • in busta paga, riconoscibile sotto la voce di mensilità aggiuntiva;
  • con cedolino a parte.

Il pagamento è fatto dal datore di lavoro, pubblico o privato, o dall’ente previdenziale di riferimento. Può avvenire in un’unica soluzione: verrà effettuato un solo versamento. In alternativa, alcune imprese hanno adottato la tredicesima in busta paga ogni mese, solo però se previsto dal contratto e previo accordo tra lavoratore ed azienda.

In questo caso, riceverai una somma aggiuntiva allo stipendio ogni mese, che equivale al valore della 13esima suddivisa per 12.

Per controllare se hai ricevuto la tredicesima, hai diverse soluzioni:

  • come dipendente della Pubblica Amministrazione puoi utilizzare il portale Noipa;
  • in quanto dipendente puoi accedere al sito dell’INPS con lo Spid;
  • i pensionati possono verificare l’accredito sul portale dell’ente di riferimento.

Cosa fare se non ricevi la tredicesima

La tredicesima è obbligatoria per legge. Ciò implica che il datore di lavoro è soggetto a sanzioni se non effettua il pagamento entro le date stabilite.

Cosa fare in caso in cui non trovi la tredicesima? Il primo passo è quello di fare un sollecito al datore di lavoro. Puoi effettuarlo in autonomia, rivolgendoti a un consulente legale oppure al sindacato. Entro 40 giorni dal sollecito, il datore di lavoro è obbligato al versamento.

In caso in cui ciò non avvenga, potrai agire in via legali. Il datore di lavoro sarà così obbligato al versamento degli importi a te dovuti, ma anche a rimborsare eventuali spese legali, oltre ad essere sottoposto a sanzioni per non aver rispettato gli obblighi di legge. Se non effettui il sollecito la tredicesima mensilità si prescrive in 3 anni.

Tredicesima mensilità: domande frequenti

Quanto è la tredicesima di uno stipendio?

Per calcolare la tredicesima mensilità devi moltiplicare lo stipendio lordo mensile per il numero di mesi di lavoro svolti e dividere l’importo ottenuto per 12.

Quando arriva la tredicesima mensilità?

La mensilità aggiuntiva o tredicesima arriva entro Natale, in date diverse se sei un pensionato o un dipendente pubblico o privato.

Chi percepisce la rendita INAIL ha diritto alla tredicesima?

Sì. Coloro che hanno avuto l’invalidità civile permanente e percepiscono la rendita INAIL, ricevono anche il pagamento della tredicesima.

La tredicesima è detassata?

No, era un progetto di legge inserito nella bozza della Legge di Bilancio 2023, ma che non è stato approvato. Quindi, gli importi della tredicesima sono soggetti per intero all’aliquota IRPEF di riferimento, dato che non si applicano detrazioni fiscali.

Autore senior per FinanzaDigitale

Laurea in Economia Aziendale, conoscitore di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

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